
























India
Viaggio con il giornalista in Kinnaur e Spiti
L’autentico nord indiano
da 2.090 €
16 giorni, volo incluso (tasse escluse)
Cod. IN018
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Info
Formula
in gruppo italiano
min 8 - max 15 persone + accompagnatore Zeppelin
Data di partenza:
dal 4.07 al 19.07.20
Quota per persona
2090 € + tasse aeroportuali
Comprende- volo di linea Turkish Airlines a/r
- accompagnatore giornalista e reporter Emanuele Confortin
- 14 pernottamenti con colazione
- tutti i trasferimenti come da programma
- 7 cene
- 6 pranzi
- escursioni e trekking come da programma
- assicurazione medico-bagaglio
Non comprende
- tasse aeroportuali (360 €)
- visto (35 €)
- rimanenti pasti e bevande
- mance ed extra personali
- quanto non specificato nella voce "comprende"
Supplementi
570 € camera singola
Documenti
Passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di ingresso nel paese, con almeno due pagine libere.
Il visto è obbligatorio e va richiesto online sul sito:
indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html
Attenzione: il modulo online va compilato scrupolosamente in tutte le sue parti, pena il rifiuto d’ingresso nel paese.
É possibile ottenere il visto tramite Zeppelin, richiedendolo almeno 20 giorni prima della partenza e inviando per mail:
- copia a colori del passaporto
- 1 foto digitale in formato fototessera
Il costo per ottenere il visto tramite Zeppelin è di 35 € per persona.
Attenzione
Portare sacco a pelo, asciugamani, salviettine umidificate e pila frontale per i pernottamenti in famiglia.
Portare 2 fototessere e copia a colori del passaporto.
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Itinerario
4.07.20 sabato
Italia
Ritrovo con il nostro accompagnatore all’aeroporto di Venezia e partenza per New Delhi.
Pernottamento: a bordo.
5.07.20 domenica
Delhi – Shimla (2.200 m s.l.m.)
Dall’aeroporto transfer diretto per Shimla. Arrivo nel primo pomeriggio. Briefing e giornata di riposo, con possibilità di visita alla città, ex capitale estiva del Raj Britannico in India. Shimla si caratterizza per la predominanza dell’architettura Vittoriana ben visibile passeggiando su The Mall, la via principale che segue fedelmente il profilo della collina sulla quale sorge la città. È questo un punto di osservazione privilegiato, in quanto rivolto sulle vaste pianure dell’India a sud, e sui primi picchi himalayani a nord.
Pasti: -
Pernottamento: hotel
6.07.20 lunedì
Shimla – Kalpa (3.000 m s.l.m.)
Partenza al mattino con pulmino privato in direzione del Kinnaur, lungo la National Highway 22, una delle più spettacolari strade dell’Himalaya. Faremo tappa nel villaggio di Sarahan, ex capitale dell’antico regno di Rampur Bushahir, il cui sovrano un tempo deteneva il controllo su vaste aree dell’Himachal Pradesh, incluso il Kinnaur, parte dello Spiti e dell’Altopiano tibetano. Visiteremo il suggestivo tempio di Bhimakali, evidente sin da lontano per le torri con tetto a pagoda.
È questo il nostro primo incontro con le architetture tradizionali del Kinnaur.
Pasti: colazione e cena
Pernottamento: hotel
7.07.20 martedì
Kalpa
Sveglia, colazione e salita all’ultimo piano dell’hotel, da dove si gode una vista magnifica sul monte Kinner Kailash, la montagna sacra dei Kinnauri. Poi passeggiata in discesa fino al chowk, il centro del villaggio storico. Qui avremo modo di osservare diversi esempi di architettura kinnauri, caratterizzata da edifici realizzati con materiali sostenibili, quali legno e pietra, sormontati da un tetto a pagoda con lastre piatte di granito. Un tempo, l’altezza delle abitazioni tradizionali determinava lo status delle famiglie che vi risiedevano. In centro a Kalpa prenderemo un chay, tè al latte, assieme a Rakesh Kumar, amico e compagno di tante interviste e avventure a Kalpa e dintorni, nonché profondo conoscitore della cultura locale. Proseguiremo verso il minuscolo gompa (monastero) buddhista della setta Gelukpa per portare i saluti al lama Dev Kumar e per osservare i dipinti parietali della struttura religiosa. Proseguiamo poi poco oltre, fino al tempio principale di Kalpa, una struttura tradizionale realizzata nel rispetto dei canoni locali, recentemente ristrutturata. Al tempio dimorano le principali divinità locali Naranas (la divinità guerriera), Visnu (la divinità nascosta) e Nagin (la dea delle acque). Seduti nell’area esterna della struttura, solitamente dedicata alle processioni rituali, conosceremo alcuni aspetti della cultura kinnauri, ponendo l’accento sulla figura dei grokch, gli oracoli locali in grado di entrare in trance e di essere posseduti dalla divinità di riferimento, eseguendo rituali di protezione, esorcismi e divinazioni.
Pausa per il pranzo al Brice, tipico dhaba himalayano, specializzato in cucina tibetana, in particolare momo, thukpa e tingmo. Proseguiremo poi verso Roghi, in vista delle vaste distese di meleti e di foreste di deodara che caratterizzano la conca di Kalpa. A Roghi andremo a visitare il tempio di Roksu, la divinità principale del villaggio. Qui incontreremo Akshai Negi, giovane psicologo “custode” dell’identità kinnauri, assieme al quale prenderemo un altro chay. Se possibile saluteremo anche Padam Chand, il grokch (oracolo) di Roksu nonché capovillaggio, persona di grande spirito e conoscitore dei segreti della tradizione religiosa locale. A questo punto, a piedi proseguiremo per qualche centinaio di metri a piedi lungo la Hindustan Tibet Road, una delle più antiche e spettacolari strade himalayane, per secoli unica via di collegamento tra l’Altopiano tibetano e la Piana gangetica.
Di rientro in hotel assaggeremo il rak, il distillato locale usato nelle celebrazioni religiose e durante i festival stagionali. Poi fotografie notturne al Kinner Kailash.
Pasti: colazione e cena
Pernottamento: hotel
8.07.20 mercoledì
Kalpa
Lasciamo l’hotel a piedi incamminandoci sulla Hindustan Tibet Road, fino a innestare uno dei più bei sentieri dell’area, che in discesa si addentra nei boschi di deodara e tra i frutteti da cui dipende la prosperità del Kinnaur. Seguiremo il dedalo di mulattiere lastricate in pietra che si addentrano nel cuore di Koti, villaggio in cui è ospitata la murti (immagine sacra) di Chandika, una delle più importanti divinità dell’area, la dea “autogeneratasi” nel ventre del demone Hidimba e nata nella vicina Grotta del Caos. Una breve pausa nella struttura templare, per vedere il baldacchino della divinità e confrontarci sulla genesi di questa figura mitica. Poi proseguiremo in discesa fino a Rekong Peo, il centro amministrativo del distretto per sbrigare alcune pratiche amministrative in vista dell’ottenimento dell’Inner Line Permit, l’autorizzazione a proseguire verso Nako e transitare nelle aree ad accesso limitato del Kinnaur Centrale.
Dopo il passaggio in ufficio, con il nostro pulmino raggiungeremo il villaggio di Pangi, sospeso su una dorsale proiettata nell’alta valle del fiume Sutlej. È questo un punto panoramico eccezionale, così come lo è il tempio posto nella parte alta dell’abitato, caratterizzato da pannellature in legno con incise immagini del Kamasutra e delle divinità serpente.
Pasti: colazione e cena
Pernottamento: hotel
9.07.20 giovedì
Kalpa – Kanam (2.700 m s.l.m.)
Il villaggio di Kanam è una delle perle del Kinnaur Centrale. Siamo in un territorio rurale e poco frequentato. Questo gioca a nostro favore, in quanto vivremo un villaggio autentico, dove i ritmi sono scanditi dalla natura e dalla peculiare religiosità Kinnauri. Dopo l’arrivo ci avvieremo lungo le mulattiere del villaggio fino al Surpu gompa, monastero buddhista situato a 3.150 metri di quota, nell’alta parte del villaggio di Kanam. Qui saremo ospiti di una famiglia per pranzo, poi proseguiremo verso Labrang per visitare l’antico forte di 500 anni. Poi rientriamo a Kanam per una passeggiata al villaggio e cena in famiglia.
Pasti: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: in famiglia
10.07.20 venerdì
Kanam
In mattinata visitiamo il Labrang gompa, monastero buddhista. Poi iniziamo a camminare in salita sui khanda, i pascoli d’alta quota situati oltre la foresta, dove incontreremo pastori semi-nomadi e agricoltori locali impegnati nella conduzione delle attività tradizionali: conduzione delle greggi e cura dei terreni. L’uscita prevede una progressiva immersione nella natura e dura per l’intera giornata. Rientro nel pomeriggio a Kanam.
Pasti: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: in famiglia
11.07.20 sabato
Kanam – Kaza (3.700 m s.l.m.)
Partenza di buonora per tornare sulla NH22 lungo il corso del fiume Sutlej. Superato il checkpoint di Sumdo entriamo nel distretto dello Spiti, in uno scenario suggestivo costituito da ripidi pendii e da montagne maestose. La prima fermata è alla cittadina di Tabo, dove sorge uno dei più importanti gompa dell’Himalaya indiano e anche quello in funzione da molto tempo. Fu qui che lavorò a lungo il noto orientalista italiano Giusppe Tucci, autore negli Anni Trenta del secolo scorso, di un formidabile viaggio tra Bhutan, Nepal, Tibet e India. Ci prenderemo il giusto tempo per visitare le diverse strutture presenti all’interno del complesso templare, alcune delle quali presentano delle mirabili raffigurazioni parietali eseguite coniugando stili diversi. Cercheremo di coinvolgere nella nostra visita i lama di Tabo, per conoscere assieme il valore e la simbologia dell’arte e della filosofia buddhista. Proseguiamo poi per Kaza, dove visitiamo la città, il bazar e il gompa locale.
Pasti: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: hotel
12.07.20 domenica
Kaza – Ki Gompa – Kaza
Giornata di acclimatamento e di visite. Dopo colazione saliamo al Ki Gompa. Si tratta di uno dei più suggestivi (e imperdibili) complessi monastici di tutto l’Himalaya indiano. Il monastero si trova a 15 chilometri da Kaza, su un’altura a 3800 metri di quota alle pendici del Monte Dagmachan (5.157 metri). Qui vivono e studiano 350 monaci della setta Gelukpa. L’intera struttura è dedicata a Lochen Tulku, la diciannovesima reincarnazione del traduttore Laksaua Rinchen Zangpo. In origine, il complesso monastico sorgeva in un villaggio sull’altra sponda dello Spiti, ma dopo continue razzie, nel XI secolo è stato trasferito su quest’altura, per esigenze difensive. Al Ki Gompa è custodita una collezione di antichi testi sacri e di tangka, dipinti buddisti su stoffa. Le pareti interne sono affrescate con storie tratte dai jātaka, racconti sulle esistenze precedenti del Buddha. La parte superiore del complesso ospita il tempio vero e proprio, dove ogni mattina i lama si riuniscono per pregare. Poco lontano, una vecchia porta in legno conduce nel ventre della montagna, all’interno delle celle di meditazione scavate nella roccia. La parte sommitale del Ki Gompa è occupata da uno spazio aperto in cemento, destinato alle attività comuni. Consumato un tè con i monaci, proseguiamo in auto e pochi minuti dopo giungiamo a Kibber (quota 4.180m) villaggio tradizionale dello Spiti, posto in un contesto ambientale unico, alle pendici del monte Kanamo (5.960 m). Visitato il villaggio torniamo a Kaza per una passeggiata in città alla scoperta del bazar, il centro e la parte vecchia dell’abitato.
Pasti: colazione
Pernottamento: hotel
13.07.20 lunedì
Kaza – Komik (4.530 m s.l.m.)
Oggi entriamo nel vivo della nostra avventura in Spiti. Partenza di buonora e salita (in pulmino) al villaggio di Langja, il primo dei quattro gioielli dell’alta Apita Valley. Siamo in un contesto di rara bellezza, su un altopiano semidesertico che riflette la geomorfologia del vicino Tibet. Langja, al pari degli abitati successivi, è un luogo di quiete e di lavoro, contornato da pascoli e greggi di pecore, capre, zomo e yak. Gli abitanti locali sono persone semplici, tradizionalmente aperte ai viaggiatori, del resto, per secoli da queste parti l’accoglienza è stata alla base delle relazioni con i commercianti, con i soldati e con i “santi” di passaggio lungo le rotte carovaniere da e per il Tibet. Dopo la visita al villaggio, ci incamminiamo su una facile pista – residuo delle antiche rotte carovaniere – per un trekking che in pochi chilometri ci condurrà al villaggio di Hikkim e poi a Komik. Durante la tratta a piedi, disporremo del nostro pulmino che ci accompagnerà e nel caso, sarà possibile coprire il percorso comodamente seduti sui sedili del mezzo. Con i suoi 4.513 metri di altitudine, Komik è il secondo villaggio più elevato al mondo ad essere abitato per tutto l’anno, al pari del vicino Hikkim. Ci vivono cento persone o poco più, custodi di un sapere antico, tramandato da secoli, indispensabile per la sopravvivenza in un ambiente così ostile, dove il concetto di autosufficienza trova la sua massima espressione. «Qui la vita è dura, soprattutto in inverno», ha testimoniato Tenzin durante un precedente passaggio da queste parti. Ha 30 anni o poco più, vive con la moglie e due figli a Komik dove ci offre una sistemazione in casa-famiglia, al pari degli altri abitanti del villaggio. «Da dicembre ad aprile la temperatura è costantemente sotto lo zero e, nei periodi più freddi, può arrivare anche a meno 40 gradi. Poi c’è la neve, alta anche due metri. Talvolta passiamo tre o quattro giorni senza uscire di casa». A Komik e negli altri villaggi dell’alto Spiti il lavoro nei campi e con gli animali è l’unico modo per resistere all’isolamento, alle difficoltà e al freddo. Resistenza, appunto, attraverso l’impegno di tutti gli abitanti del villaggio per i quali il lavoro è vitale, e grazie al senso di comunità che li rende un’entità unica, una famiglia allargata capace di coesistere e di sostenersi. «Al villaggio non c’è alcun capo, le decisioni sono collettive, ci raduniamo giù in basso, dove convergono i sentieri, tra le case», spiega ancora Tenzin volendo sottolineare il profondo senso di coesione tra gli abitanti. Questo concetto è chiaro osservando la scuola di Hikkim, dove un maestro dagli evidenti tratti tibetani tiene le sue lezioni alternandosi tra l’aula e il cortile assolato. A Hikkim la scuola non è un luogo protetto, isolato dietro recinzioni, bensì uno spazio aperto, permeabile. Qui, adulti, bambini e viandanti vanno e vengono. A turno i genitori arrivano con delle pentole colme di riso e legumi cucinati in casa, e un paio di thermos con del tè salato. Il pasto viene servito direttamente in classe o in cortile, sulla terra nuda. Chi salta l’appuntamento con la scuola lavora, poco importa se allo zaino con i libri si sostituisce una gerla, e alla penna per scrivere un bastone per condurre le greggi. Da queste parti tutti contribuiscono a tutto, il lavoro e le necessità comuni vengono prima di ogni altra cosa, anche dell’educazione scolastica. Un esempio è quello dell’ufficio postale di Hikkim, il più alto al mondo, dove un paio di ragazzine di otto anni o poco più ricevono le lettere dagli abitanti, o le cartoline dai pochi viaggiatori di passaggio; fanno scorrere un francobollo sulla lingua e lo appiccicano dove richiesto, “santificando” il gesto con un secco colpo dato dal timbro dell’ufficio.
La notte staremo in famiglia, occasione unica per conoscere da vicino i ritmi e le dinamiche di villaggio. Appuntamento serale per l’imperdibile sessione fotografica: le stelle visibili dai tetti delle abitazioni di Komik sono indimenticabili.
Pasti: colazione e pranzo
Pernottamento: in famiglia
14.07.20 martedì
Komik – Demul (4.300 m s.l.m.)
Lasciamo Komik a metà mattina, a piedi, lungo l’esigua carrabile che permette una seppur ridotta mobilità anche ai mezzi su gomma. Il nostro pulmino ci precede, pertanto chi vuole può viaggiare comodamente seduto sul sedile. Per gli altri è prevista una giornata di trekking leggero, ma comunque impegnativo vista la lunghezza (12 km) e la quota in cui si svolge, compresa tra i 4.300 e i 4.850 metri. Saliremo pian piano di quota, immergendoci in uno scenario davvero unico, con panorami mozzafiato estesi su un territorio vasto e ancora poco conosciuto. Siamo nel regno del leopardo delle nevi, dei barhal (capre blu), del lupo himalayano e degli yak. La nostra via ripercorre i sentieri dei pastori, arrivando in poche ore a Demul, dove alloggiamo in casa-famiglia. Qui avremo la possibilità di passeggiare tra le case dell’abitato.
Pasti: colazione, pranzo e cena
Pernottamento: in famiglia
15.07.20 mercoledì
Demul – Kaza (3.700 m s.m.l.)
Altra giornata di trekking leggero, in gran parte in discesa fino al villaggio di Lallung (Lingti Valley), adagiato alle pendici del monte Kamelang (5.902 metri), già visibile in lontananza. Il centro abitato si sviluppa a ventaglio, su un pendio contornato da alberi di betulla ormai imbionditi, ed è sormontato da un antico gompa buddhista dove ci fermeremo per incontrare il lama locale. Qui riprenderemo la via per Kaza, in pulmino, raggiungibile in meno di un’ora.
Pasti: colazione e pranzo
Pernottamento: hotel
16.07.20 giovedì
Kaza – Chandra Tall (4.100 m s.l.m.) – Manali
Risveglio e partenza in pulmino per il Chandra Tall, lo spettacolare Lago della Luna. Viaggiatori di ieri e di oggi descrivono questo luogo come uno scampolo di paradiso. Ci prenderemo un po’ di tempo e calma per vivere una giornata outdoor, perlustrando questo specchio d’acqua, sfiorato dal corso del fiume Chenab e circondato da una corona di picchi che sfiorano i 7000 metri. Proseguiamo Il nostro lento ritorno alla civiltà superando il Passo di Kunzum e a seguire il Passo di Rohtang, lungo una carrabile cui è stato attribuito un simbolismo quasi mitico. Lungo il percorso avremo l’occasione per alcune brevi pause e per ammirare un paesaggio che dalle distese semidesertiche dello Spiti, muta progressivamente ritrovando il verde delle foreste. L’arrivo alla città di Manali coinciderà con il ritorno nel caos dell’India, ma siamo pure sempre in un contesto di montagna.
Pasti: colazione
Pernottamento: hotel
17.07.20 venerdì
Manali – New Delhi
Giornata di trasferimento. Partenza di primo mattino con i nostri mezzi per lungo trasferimento per Delhi, dove contiamo di arrivare nel tardo pomeriggio. Al di là del caos e dell’inquinamento, la capitale indiana è una delle più affascinanti metropoli asiatiche. Le ore residue saranno riservate alla visita di Connaught Place. Ci lasceremo andare in una lunga passeggiata sotto ai porticati dove la “nuova India” è più evidente, per concludere con una cena in uno dei locali del centro.
Pasti: colazione
Pernottamento: hotel
18.07.20 sabato
New Delhi
Benvenuti a Delhi, capitale dell’India! Conosciamo questa grande città partendo dalla sua parte più antica, Shahjahanabad. Merita una visita la Moschea Jama Masjid (Moschea del Venerdì), la più grande e più importante del paese. Da qui si gode una vista magnifica sul mercato Chandni Chowk, affascinante bazar coperto, e sul Red Fort che è una delle massime espressioni dell’architettura islamica militare indiana. Interessante da visitare il Rajghat, ossia il sito dove il Mahatma Gandhi fu cremato. Consigliamo poi di addentrarvi nella città vecchia a bordo di un tuc-tuc e di esplorare i mercati tipici.
Pasti: colazione
Pernottamento: hotel
19.07.20 domenica
Delhi – Italia
All’alba transfer per l’aeroporto e rientro in Italia.
Pasti: colazione
Per motivi organizzativi o climatici l’itinerario può subire qualche modifica anche a vacanza iniziata. In caso di chiusure non prevedibili al momento della pubblicazione del programma, sostituiremo la visita con altri luoghi di interesse.
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Operativo voli
Voli di linea Turkish Airlines
da Venezia
04.07.20 TK1872 Venezia - Istanbul h 14:15 - 17:40
04.07.20 TK 716 Istanbul - Delhi h 20:20 - 04:45*
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19.07.20 TK 717 Delhi - Istanbul h 06:25 - 10:30
19.07.20 TK1871 Istanbul - Venezia h 11:35 - 13:15
da Milano Malpensa
04.07.20 TK1896 Milano Malpensa - Istanbul h 14:50 - 18:45
04.07.20 TK 716 Istanbul - Delhi h 20:20 - 04:45*
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19.07.20 TK 717 Delhi - Istanbul h 06:25 - 10:30
19.07.20 TK1895 Istanbul - Milano Malpensa h 11:55 - 13:55
* del giorno successivo
N.B.: i voli indicati potrebbero subire variazioni. Disponibili partenze da altri aeroporti su richiesta e con supplemento.
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Caratteristiche
Itinerario medio: Il viaggio richiede un buono spirito di adattamento per quanto riguarda le strutture: sono previste infatti 2 notti in famiglia all’interno di abitazioni tradizionali d’alta quota. Pur essendo luoghi puliti e ben tenuti, dove consumeremo pasti (cena e colazione) preparati con prodotti genuini e assolutamente a chilometri zero, si tratta pur sempre di un contesto diverso da quello incontrato nel resto del viaggio, dove non sarà disponibile alcuna delle comodità dell’accoglienza standard: toilette comune, a fossa, all’aperto; mancanza di una doccia (c’è comunque la possibilità di avere dell’acqua calda per l’igiene personale).
Vi ricordiamo di portare gli asciugamani, in quanto non verranno forniti dagli abitanti locali. Saranno indispensabili il sacco a pelo, delle salviettine umidificate e una pila frontale. Tutti gli altri pernottamenti saranno in hotel di buon livello. I giorni di trekking prevedono camminate brevi-medie (da 1 a 3 ore) salvo nella tratta Komik-Demul (5 ore circa), in caso percorribile comunque in pulmino. Raggiungeremo inoltre quote superiori ai 4500 m e il clima potrà essere molto freddo: durante il giorno staremo in pile con una giacca leggera, mentre di sera servirà la giacca a vento invernale.
Tutti i partecipanti devono essere in uno stato di forma psicofisica adatto ad affrontare l’itinerario.
In caso contrario, l’accompagnatore potrà escludere uno o più viaggiatori dalle escursioni più impegnative per tutelare la loro incolumità e quella del gruppo.
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Come arrivare
In aeroporto al check-in del volo, almeno 2 ore prima della partenza.
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Pernottamento e pasti
Nella quota sono inclusi: 10 pernottamenti in hotel 3/4* (categoria del paese ospitante) e guesthouse in camere doppie con servizi privati, 4 notti in famiglia con servizi in comune all’aperto.
Portare un sacco a pelo per i pernottamenti in famiglia: saranno disponibili infatti delle coperte molto spartane, pertanto sarà indispensabile averlo.
Nella quota sono incluse tutte le colazioni, 6 pranzi e 7 cene.
ATTENZIONE: Se hai richiesto la condivisione della stanza, ma l’abbinamento non è stato possibile, sarai sistemato in una camera singola e pagherai solo metà supplemento.
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Materiale informativo
Alcuni giorni prima della partenza invieremo via mail il documento finale con:
• orario e luogo di incontro
• indirizzi e numeri di telefono utili
• eventuali informazioni personalizzate
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Al vostro fianco
Il viaggio in Kinnaur e Spiti fa parte dei nostri “viaggi con autore”. Al vostro fianco in questa suggestiva avventura ci sarà Emanuele Confortin, giornalista e fotogiornalista che si occupa di India e Asia dal 1998. Emanuele è un indianista, laureato in Lingue e Civiltà Orientali (lingua hindi); ha lavorato a lungo in Kinnaur e Spiti, trascorrendo circa sei mesi a svolgere ricerca e reportage nell’area, nel corso di tre campi differenti. Per questo, oltre a conoscere nel profondo la cultura locale – raccontata in un libro intitolato Kinnaur Himalaya al confine tra ordine e caos (2019) e in un documentario di prossima uscita – ha vissuto in prima persona le sfumature della tradizione kinnauri. Per lui i luoghi e le persone che incontreremo durante il viaggio sono storie, fatti, esperienze che meritano di essere conosciute. Ecco che il viaggio sin qui descritto offre la possibilità di vivere un’esperienza autentica e per certi aspetti unica.
Emanuele è anche un accompagnatore Zeppelin, da noi formato e in possesso di una lunga esperienza di viaggio, anche in contesti difficili (Iraq, Iran, Pakistan, Turchia, tra gli altri). Come tutti i nostri accompagnatori avrà il compito di coordinare il gruppo, di guidarlo lungo il tragitto e di tradurre all’occorrenza.
Durante il viaggio, in caso di necessità, potete contattare il numero:
- dell'accompagnatore;
- di emergenza attivo ogni giorno dalle 8:00 alle 20:00, orario italiano.
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2 Impressioni di viaggio
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Maria Cristina
Vacanza del 14-29 settembre 2019
Pubblicazione 10 novembre 2019
Un viaggio splendido e unico! È però importante avere un buon spirito di adattamento e una buona preparazione fisica, non è un viaggio per tutti! -
Riccardo
Vacanza del 14-29 settembre 2019
Pubblicazione 07 ottobre 2019
Un viaggio adatto a chi vuole vivere un’avventura vera, fuori dai soliti schemi. L’adattamento è fondamentale, ma in compagnia di Emanuele tutto diventa più facile. Paesaggi selvaggi e mozzafiato, spiritualità dei luoghi visitati e accoglienza al top sono le prerogative di questo viaggio.
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Purtroppo non è possibile prenotare questa vacanza nel 2020, peccato!
Le partenze di molti tour riprenderanno nel 2021.
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